Sono stati tanti, tra gli orgogliosi abitanti del Trentino, quelli che hanno cominciato a frequentare angoli meravigliosi sotto casa a causa dei blocchi da Covid. Ed io non ho fatto eccezione. Ciò che voglio raccontare però non è questo.
Il giro a piedi del lago di Caldonazzo
Avete mai provato a fare il giro completo cercando di rimanere sulla riva? Ecco, io ci ho provato e ho sperimentato “con piede” ciò che sulla carta conoscevo già.
Mi son preso la briga di osservare da vicino il lago che dopo il Garda fa registrare il maggior numero di presenze turistiche provinciali. Come appare agli occhi di un potenziale ospite straniero. Oltre alla balneabilità, allo sci nautico, alla canoa, alla pesca, al Dragon-boat, al nuoto e chi più ne ha più ne metta, è possibile viverlo a piedi oggi?
Il finanziamento “dimenticato”
E’ una domanda che in passato, in qualità di vice presidente dell’allora Comprensorio Alta Valsugana mi ero già fatto. Ai tempi, per valorizzare le peculiarità della zona, vennero stanziati 6 milioni€, finanziati dalla Provincia, con la regia sovra comunale del Comprensorio. Dove siano finiti quei soldi non chiedetemelo. Quando indagai, qualche anno fa, erano rimasti sul tavolo circa 2 milioni di€. Son quelli che da anni vegetano nelle mani del Comune di Pergine. Il quale, alla buon ora, forse adesso metterà finalmente in circolo.
Il giro al lago: l’opzione che manca
Ma torniamo alla narrazione del nostro ospite straniero. Prendiamo il caso di un membro di una comitiva. Non nuota, non va in bici, non vuole girare in auto. Una persona che ama passeggiare. In riva al lago. Ebbene, se vuole farlo su ogni lato o se vuole farci il giro, nel 2021, non può ancora farlo! Innanzitutto c’è l’annosa questione dei tre campeggi che hanno recintato fino in mezzo all’acqua. Diritti, concessioni, storie di un tempo? Questione complessa e spinosa benché le rive di ogni specchio d’acqua siano pubbliche e tali dovrebbero rimanere. Lasceremo dirimere questo garbuglio ai giuristi.
Poi ci sono lunghi tratti completamente inagibili. Quello di Tenna ad esempio. Va dato atto che il Comune sopperisce con una splendida passeggiata tra le vestigia di quelli che furono i vigneti dell’Impero e un turismo roboante figlio del boom economico del dopoguerra. Lungo il tracciato della via Claudia Augusta Altinate. Scorcio dall’alto sopra un meraviglioso specchio d’acqua dove un rinnovato interesse per la viticoltura sta recuperando in maniere molto interessante qualche appezzamento.
Ma poi? Per raggiungere il lago si deve salire così tanto da doversi mescolare al traffico automobilistico degli abitati sopra i due laghi. Scendendo, si affronta la spiaggia perginese, vivendo l’atmosfera del vecchio West. Del Far West. Asfalto, canneti, giri nelle frazioni. La circumlacunare aspetta quel finanziamento mummificato. Hanno detto che arriva.
Gli annunci della giunta provinciale
E poca gioia ha portato pure Fugatti. In uno dei suoi soliti comunicati alla “Istituto Luce” pare abbia annunciato che “Grazie alla lega si faranno importanti opere” Pare si tratti di un misero marciapiede. Quello nel tratto della foto sotto.
Una volta operette così le faceva in silenzio la Gestione Strade, con un “cottimino” veloce. E adesso?
L’urgenza di un nuovo Prodotto Turistico
Ora siamo in procinto di rilanciare la nuova stagione estiva che arriverà, attesa come non mai. Ne abbiamo un bisogno tremendo. Ma ancora, il prodotto lago non è completo. Ci fosse almeno una segnaletica omogenea? Su modello di quella della Sat, sarebbe già tanto. Sulla bellezza del passeggiata lungolago invece, aspetteremo le calende greche. Parlare di come la si sognerebbe, fin troppo pretenzioso. Discreta, di legno naturale, di modeste dimensioni. Immersa nella vegetazione perilacustre. Ma forse è troppo.
Fa sorridere pensare che la giunta nelle sue prime uscite, (ora ha un po smesso, invero) parlava del tunnel di Tenna con semplicismo disarmante. Credo di ricordare che avesse costi ipotizzati intorno ai 400 milioni€! Ora, pare che i salvinisti si siano limitati a promettere di spostare la statale. Che un centinaio di milioni€ li costa comunque.
Mi vien da dire: chissà quando succederà tutto questo, se intanto sotto Tenna – non certo un tunnel – ma nemmeno son capaci di far realizzare una passerella! Di legno.