L’attuale governo provinciale ha superato di lunghezza il giro di boa del proprio mandato legislativo.
Tradotto in termini finanziari significa che 15 miliardi€ (avete capito bene! più di 15 miliardi€) sono passati dalle mani della lega per esser utilizzati per i Trentini. Sono le cifre che si riferiscono a tre mandati d’esercizio provinciali.
Oggi, come un mantra, la giunta è solita rispondere che i problemi sul piatto, sono colpa di chi c’era prima. Nella Sanità ad esempio. Effettivamente dice una cosa che tutto sommato è vera, ma è senz’altro incompleta! E’ pur vero che è dal passato che va recuperata l’origine dei problemi. Questo governo però ha la responsabilità di un’attualità fatta di 3 anni e 15 miliardi€ di investimenti.
Che cosa è stato fatto con questo patrimonio di tempo e di fondi a parte l’ordinaria amministrazione?
I nuovi provvedimenti intrapresi si sono limitati alle azioni spot: autobus gratis agli ultrasettantenni, un mese di custodia dei bimbi alla scuola d’infanzia a buon prezzo, i negozi chiusi la domenica per ingraziarsi il voto dei commessi. Se poi tutto va a finire come per l’orso ed il lupo, non importa. Se le cose vanno male si può sempre dare la colpa a Roma.
Il momento delle scelte.
I conti, con la responsabilità di amministrare, non si possono sfuggire per sempre. Le scelte da adottare per le grandi infrastrutture viabilistiche come la definizione del tracciato della Valdastico e la futura gestione dell’A22, son nodi che vengono al pettine da soli.
Valdastico: il cortocircuito della lega parte dalla Valsugana
Anziché pensare al bene della Valsugana che è anche il “suo” (?) collegio elettorale, Fugatti ha piuttosto preferito una collaborazione leghista trans regionale. La modifica dell’ipotesi progettuale “Valdastico a Rovereto”, frutto di un collaborazione tra la lega Veneta e la lega trentina, ha ricevuto l’endorsement di Zaia e del sistema di imprese Venete. Ad adiuvandum, nei giorni scorsi la lega ha agito anche a livello parlamentare. In alternativa ad una gestione dell’A22 connotata da una fortissima trazione regionale Trentino Alto atesina dobbiamo assistere ad ipotesi sconcertanti.
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Ipotesi politiche come quella rappresentata da articoli come questo sopra certificano sopra ogni cosa che la nostra autonomia è davvero in pericolo e che la lega sta svendendo la nostra Provincia all’Italia.
Sono assolutamente convinto che un partito come il mio, il partito autonomista, non può nemmeno lontanamente accettare tutto questo.