LA MALGA ED IL BENESSERE ANIMALE

Da Michele Dallapiccola

E’ vero, sono solo tre mesi, ma sono una meravigliosa vacanza anche per loro. 

E’ il periodo di alpeggio dei tantissimi animali allevati dai trentini che trascorrono l’estate in malga. E non hanno certo bisogno di sapere se stanno pascolando dentro ad un bio distretto o ad un luogo coltivato con metodo convenzionale di lotta integrata, per sentirsi bene.

I nostri animali, in fondo, hanno bisogno solo di un paio di condizioni che derivano dalla serenità dei loro conduttori. 

 

Più chiarezza sulla PAC

Innanzitutto quella economica che è data da un corretto pacchetto titoli PAC, del quale abbiamo più volte parlato. A tal proposito, sarebbe estremamente importante che la Provincia potesse divulgare nel più breve tempo possibile quali condizioni si ipotizzano nel breve e nel medio periodo sul “sistema Titoli”. Del resto, si chiama o non si chiama programmazione agricola? Ma da questa lega però, un tombale silenzio affligge da tre anni ormai le informazioni su questo argomento. E’ pur vero che da Bruxelles notizie ne filtrano comunque, ma quanto bene farebbe sapere cosa sta facendo la nostra PAT? 

 

Il secondo capitolo riguarda i grandi carnivori.

Abbiamo detto che per riuscire a gestire la loro presenza sul territorio trentino, va compatibilizzata la loro esistenza con quella dell’allevamento riducendo al minimo i disagi derivanti dalle predazioni. 

 

Sono ormai all’ordine del giorno in questa calda estate 2021. Un “daffare” continuo della guardia forestale e altrettanto continue frustrazioni per i contadini, praticamente abbandonati dalla politica. Che finora si è limitata ad esprimere poco oltre ad una ridicola presenza sui palchi con la Coldiretti. Con questo sindacato, di tanto in tanto protestano contro se stessi, poi scendono dal palco e tutto procede come prima. Sono tre anni che va avanti così, e la situazione peggiore sempre più.

 

Ora si aggiungono i tagli alle attività di sostegno.

Ad esempio nelle predazioni, se gli animali morti non costituiscono pericolo per la salute umana, devono essere tradotti a valle ad ingenti spese del proprietario. Per non parlare dell’aiuto alla guardiania e a tutte le proposte che la minoranza politica ha fatto, puntualmente snobbate da questa lega al governo del trentino.

 

La vita in malga era già dura abbastanza così, con un minimo di aiuto come c’era. Questa nuova ulteriore inefficienza procura solo rammarico e preoccupazione.