A patto che duri l’aiuto della Comunità Europea
Sta per completarsi il quadro della PAC soprattutto per quanto riguarda il primo pilastro. Cominciano a delinearsi anche alcune notizie tecniche.
La stampa specializzata nazionale continua a tenere aggiornati gli addetti al settore. A QUESTO LINK UN RECENTE ARTICOLO. Invece a livello trentino tutto è ancora particolarmente coperto. Delle trattative si sa poco e di come andranno a finire le cose per noi, non è ancora trapelato nulla.
Alcune non sono buone. Pare ad esempio che il premio base e il greening verranno conteggiati insieme perdendo a sempre a quanto pare, parte del loro valore.
Si potrà recuperare attraverso l’adesione al supplemento dato da uno dei cinque Ecoschemi. La buona notizia è che continuerà il meccanismo di convergenza. Partito nel 2014, è un sistema che permette al Trentino di recuperare il suo handicap storico di valore dei propri titoli rispetto a quelli nazionali.
Ci auguriamo che questo governo Provinciale abbia la forza di far sentire la propria voce nella trattativa romana. Sono accordi che vanno presi con gli altri Assessori all’agricoltura d’Italia. È necessaria forza d’animo e presenza costante e continua, tutte caratteristiche che il Trentino sembra aver collocato più nella realizzazione del concerto di Vasco Rossi che in questa importante fonte di finanziamento per il nostro sistema zootecnico.
Istituzioni millenarie come le nostre stazioni di alpeggio trovano nei finanziamenti della Comunità Europea la possibilità di continuare a vivere. Questa trattativa avviene una volta ogni sette anni e sarebbe davvero un peccato rendersi conto solo quando è troppo tardi che non è stata affrontata con la dovuta attenzione.