Oltre a connettere idealmente Alta e Bassa Valsugana, il distretto termale della Valsugana manifesta un ulteriore pregio. La sostenibilità del ciclo dell’acqua viene qui intercettata dalle attività umane su più livelli.
L’uomo ne incontra la manifestazione naturale, a disposizione di tutte le tasche nella frequentazione dei Laghi. E’ un’opportunità di reddito l’acqua minerale Levico Casara. Ma forse l’aspetto più pregiato che l’acqua manifesta in valle è quello legato al suo grande valore nell’impiego tanto di ambito sanitario che come SPA. Ovviamente dentro all’Istituto delle Terme, negli stabilimenti di Levico e Roncegno.
Nota di rilievo poiché quello dello sviluppo dell’ambiente acquatico da valorizzare fuori stagione sarebbe un ambito tutto da sviluppare. Con un Trentino che da sempre arranca rispetto al vicino Alto Adige, in estremo ritardo rispetto a realizzazione di numero e qualità di strutture di settore.
Eppure il divertimento in acqua affiancato al suo utilizzo termale in senso stretto può rappresentare ottimi margini di ulteriore sviluppo delle attività turistiche. A maggior ragione in una valle dove l’acqua come scritto sopra, è un comune denominatore piuttosto sentito.
Levico e il suo finanziamento “scippato”
Un colpo basso allo sviluppo locale è derivato dal fallimento del progetto di ammodernamento delle terme proposto con la formula del progetto in PPP (partenariato pubblico privato). Un po’ come era stato pensato per il NOT dove abbiamo visto tutti come ha funzionato. A seguito di una più che comprensibile volontà di abdicare a un percorso finanziario e amministrativo piuttosto complesso è successa una cosa molto grave. La Provincia ha deciso di non dare informazione alcuna rispetto al destino dei cinque milioni di euro che erano stati impegnati proprio per la ristrutturazione del compendio termale in parola.
La mozione in Consiglio Provinciale.
Durante questa tornata di discussione in Consiglio provinciale della legge finanziaria abbiamo presentato un ordine del giorno per impegnare la giunta ad attivare un percorso progettuale e di dialogo con le amministrazioni pubbliche locali e gli imprenditori interessati.
Riteniamo urgente individuare la miglior forma di valorizzazione di un adeguato investimento migliorativo dei complessi termali di Levico e Roncegno