Quadro chiuso. Con l’assemblea di Campobase di ieri, si completa la riorganizzazione delle squadre che sosterranno il candidato presidente che sfiderà la destra al governo del Trentino.
L’Alleanza democratica per l’Autonomia è ora definitivamente strutturata e sta per ritrovarsi a concordare l’ultimo tassello. La designazione del candidato presidente.
Nella composizione della componente di sinistra della coalizione si attendeva la definizione del nuovo segretario del PD. E così è stato domenica scorsa.
Ieri è stata la volta di Campobase. La componente popolare di quella che fu l’ampia tradizione della Margherita ha incontrato il movimento alimentato dalle liste civiche che di aderire alla destra statalista non ne vogliono sapere.
Da un alto convinzioni ideologiche. dall’altra un troppo spudorato reclutamento di amministratori locali da parte del relativo assessore provinciale. Parliamo di un dicastero tutto impegnato a suon di contributi dedicati, a portare persone in bocca a Salvini e alla Meloni. Esattamente dove sta andando ciò che resta del PATT. Il quale, in queste ore, sta vivendo un autentico psicodramma sicuramente dal vivo ma soprattutto, e ben rappresentato, sui social. E’ lì infatti che il partito si è fatto ricoprire di insulti. Ciò è successo a causa di una verità scomoda da sempre nascosta che ormai però nella verità dei fatti è venuta a galla. Noi ce ne eravamo accorti già nella scorsa estate ma adesso negare, come è stato fatto finora, è impossibile. E così gli autonomisti storici o semplicemente le persone scandalizzate da una evidente ipocrisia si esprimono a suon di commenti assolutamente feroci.
Tra l’altro pare che entro fine marzo Francesca Gerosa ritirerà la sua candidatura a presidente e da lì risulterà automatica anche l’adesione di FDI alla coalizione dove ora si è già agganciato ciò che resta del PATT.
Invece, gli autonomisti delusi adesso hanno la possibilità di scegliere. Non saranno costretti a votare la macchietta di ciò che fu un partito autonomista, a strascico nelle mani di Salvini. Nel centro popolare le opportunità di scelta di voto o di adesione non mancano di certo. Non siamo più soli noi di Casa Autonomia.eu.
La nostra porta però è aperta a tutti. La Casa è ampia ed accogliente. Noi però non preghiamo nessuno di aderire. La partecipazione o ancor di più il tesseramento devono essere sentiti e spontanei.
Terremo ancora molte altre riunioni sul territorio dando a tutti la possibilità di partecipare. A curiosi ed amici l’invito rimane aperto, vi aspettiamo numerosi come sempre.
In copertina: una foto dell’assemblea di presentazione di MCA del 18 novembre scorso