La salita al Rifugio Vallaccia in Val Monzoni merita una riflessione di natura politica. Ebbene, sì: un pensiero di natura politica turistica. In una gremitissima Val di Fassa, c’è ancora spazio (e tanto) di provare le emozioni di un’escursione poco affollata. Quasi selvaggia, oserei dire.
Fuori dai circuiti dello sci, lontano dall’ antropizzazione dei pur utilissimi impianti a fune, questo luogo incantato ha ricevuto i meriti che vanta, solo in tempi recenti.
Un sostenibile servizio di mobilità alternativa avvicina la partenza dell’escursione da Malga Monzoni rendendo le prime tappe (i rifugi della zona) alla portata anche dei più piccoli. Raggiunta la quota, si apre un mondo meraviglioso. Selvaggio, fatto di fiori, rocce e cielo.
La grande questione dell’over turism, si affronta anche così.
Novità, luoghi poco frequentati e servizi. Avvicinare le persone alla montagna è possibile effettuarlo, anche in maniera sostenibile. Poi, è necessaria un’attenta promozione. La facilitazione della reperibilità delle informazioni utili per conoscere la zona è fondamentale.
Sostenibilità, natura, rispetto del territorio e tanta educazione ambientale. Tutto in una contenutissima spesa con un formidabile “pasto premio” in quota.
Perchè dobbiamo inventarci cose nuove?