La pausa estiva non ha impedito ai soci di Casa Autonomia.eu di riunirsi nella loro assemblea ordinaria della scorsa serata. Una cinquantina di persone, alcune delle quali collegate da remoto, hanno voluto confrontarsi all’indomani dell’esito della kermesse elettorale europea.
L’occasione di riflessione ha permesso al Movimento Giallo di interrogarsi sullo stato dell’arte nella propria agenda politica individuando tra l’altro un progetto di percorso futuro.
Partendo da riflessioni estremamente concrete, riferite dalla Presidente e Consigliera Provinciale Paola Demagri, gli intervenuti hanno ragionato intorno all’operato politico di questa Giunta provinciale.
Pur considerando una migliorata sensibilità rispetto alle tematiche da sempre proposte anche dalle forze di minoranza questa Destra locale rimane connotata da una grande incapacità di azione. Il dato più eclatante riguarda proprio l’enorme entità di fondi disponibili in Assestamento di Bilancio in gran parte derivanti da avanzo di amministrazione. Un volume quantomeno triplo rispetto al trend storico che la Provincia ha sempre computato con altri governi al comando.
Superando le prime pragmatiche considerazioni del momento, lo sguardo dei convenuti alla serata ha voluto volgere al futuro prossimo e anteriore del nostro Movimento. Due gli obiettivi individuati: quello della tornata delle elezioni comunali del prossimo anno e quello delle provinciali del 2028.
A tal proposito, l’Assemblea ha voluto accogliere con interesse la disponibilità di collaborazione da parte della compagine politica rappresentata da Trentino in Azione. Si tratta di una lista già partner della coalizione ADA alle scorse provinciali e all’ultima tornata di elezioni europee. Con i suoi rappresentanti si aprirà quindi a breve un primo colloquio esplorativo.
La principale raccomandazione che i soci hanno voluto affidare a chi gestirà i colloqui è stata quella di cercare di mantenere un’alta connotazione identitaria autonomista.
Forte dunque anche la richiesta di mantenere la distanza da progetti nazionali, condizione considerata quale elemento fondante dell’esistenza di Casa Autonomia.eu. Specie nel momento in cui gli autonomisti storici sono fortemente stritolati tra movimenti civici di destra locale e destra Nazionale pura.
Ad una prossima coalizione di centrosinistra, sia nell’importantissima kermesse per le elezioni comunali di Trento che per le prossime elezioni provinciali 2028, il nostro movimento autonomista avrà ottime possibilità di ottenere grande spazio e grande rilevanza politica.
Bene dunque che da altre forze politiche arrivi una mano tesa alla quale il movimento proverà a rispondere con entusiasmo e determinazione.
A rinforzo e a tal proposito è stato presentato un Manifesto Politico che permetterà al direttivo di Casa Autonomia.eu di avere un chiaro canovaccio che rappresenti in forma scritta chi siamo cosa vogliamo ma soprattutto cosa non vogliamo essere.
Argomenti alti compongono il documento per definire MCA.eu un partito autonomista con uno sguardo largo, aperto che guarda all’europeismo, attento ai temi del progressismo e alla solidarietà. Attraverso le prerogative dell’Autonomia non dobbiamo perdere insomma l’attenzione e il riguardo per le tematiche che salvaguardino la persona e l’ambiente che la circonda.
La discussione si è protratta fino a tarda notte quando in fase finale il Movimento ha deciso di proseguire nel completamento del proprio organigramma territoriale proponendo l’indicazione di nuovi coordinatori territoriali. A Paola Demagri per la Val di Non, Michele Dallapiccola per la Valsugana, Cristiano Moiola per la Vallagarina, Marisa Postal per Trento, Guido Trebo per l’Alto Garda e Ledro si sono aggiunti Sara Turrini per la città di Rovereto, Gianluca Zambelli per la Val di Sole ed Inama Valentino per il neonato Gruppo Giovani.
Per MCA.eu
Paola Demagri Presidente
Michele Dallapiccola Segretario
A seguire, il testo integrale del Manifesto
MCA.eu
MANIFESTO POLITICO
CHI SIAMO
Siamo prima di tutto autonomisti, di ispirazione progressista, riformisti, a favore di un’Unione europea di tipo federale
COSA VOGLIAMO
Una comunità trentina che persegua, per tutti i propri cittadini, la felicità, il benessere e la salute, la dimensione critica e l’amore per la cultura, la tolleranza ed il rispetto reciproco (anche religioso), l’affinamento spirituale, la curiosità intellettuale e la conoscenza, le esigenze ed i ritmi propri del contesto alpino della montagna. Chiediamo un sistema di welfare giusto, efficiente ed efficace, in grado di dare risposte alle esigenze della popolazione. In particolare, di fronte ad una popolazione che invecchia. Integrando risorse pubbliche e private con sinergia in progettualità comuni.
Una comunità che si batta per la pace e l’amicizia fra i popoli, e che a partire dalla consapevolezza storica del proprio passato e dall’affermazione della propria identità plurale e trentino-tirolese– interpreti efficacemente i compiti che un piccolo territorio delle Alpi può svolgere nel processo straordinario di cooperazione ed unificazione europea.
Una Comunità Autonoma del Trentino forte e sviluppata, che agisca nella logica dell’autogoverno e che realizzi per i cittadini una società giusta, tollerante e democratica, aperta verso il futuro ed orgogliosa delle proprie radici e della propria storia trentino-tirolese. Un’Autonomia che mantenga stretti legami con Bolzano nel quadro di una rinnovata Unione regionale e lavori fattivamente per la creazione di un’inedita Euroregione col Sud e Nordtirol, in una sperimentazione istituzionale di carattere europeo.
Una comunità trentina coesa tra valli e città, in grado di dar vita ad uno sviluppo economico equilibrato che valorizzi le peculiarità di ciascuno territorio, rispettoso dell’ambiente e delle necessità della transizione ecologica; sviluppo improntato ad una crescita efficace ma che, anche di fronte alle innovazioni tecnologiche e dell’Intelligenza artificiale, metta al centro l’uomo e le sue esigenze etiche.
Una comunità ordinata e rispettosa, in grado d’intervenire in maniera solidale là dove si determinino ingiustizie economiche e sociali.
Una comunità libera, che premia il merito e la capacità d’iniziativa. Una comunità critica ed evoluta, aperta al mondo e vicina alle specificità, anche le più piccole e periferiche, del proprio contesto provinciale.
Una Comunità consapevole delle emergenze ambientali proprie della nostra epoca, che agisca in modo attento e rispettoso dell’ambiente, che conosca e valorizzi la “casa comune” costituita dal territorio trentino, che ne apprezzi la bellezza e la fragilità, che metta a punto comportamenti personali corretti sul piano della salvaguardia naturale ed ecologica. Anche nei confronti degli animali, i quali arricchiscono questa terra – in particolare orsi e lupi – con pratiche e atteggiamenti che siano, allo stesso tempo, responsabili e rispettosi, ma anche sicuri e privi di pericoli, in particolare, per le popolazioni delle zone di montagna più a diretto contatto con tale tipo di fauna.
Una comunità provinciale, quale quella del nostro Land, che sia attenta e solidale nei confronti di quelle popolazioni, nel mondo, che stanno peggio di noi ed hanno bisogno del nostro aiuto, per ragioni di sottosviluppo economico, storiche, ambientali o perché interessate da guerre e conflitti. Per questo, nei confronti degli immigrati che arrivano in Trentino, sia in grado di applicare politiche lungimiranti di accoglienza diffusa, al tempo stesso efficace sul piano dell’inserimento anche per quanto attiene l’ambito lavorativo e rigorosa dal punto di vista della responsabilità dei soggetti coinvolti e della sicurezza da garantire in maniera imprescindibile ai cittadini del nostro territorio.
Una Comunità, intesa come istituzione, ed un apparato amministrativo pubblico composto da Comuni, Comunità di valle ed enti del territorio, che siano efficienti e trasparenti nel loro funzionamento, non bloccati da logiche burocratiche, al servizio dei cittadini e semplici da raggiungere per gli utenti e per chiunque ne abbia bisogno.
Una Comunità sappia pretendere politiche di supporto a favore dei giovani e di incremento della natalità, di fronte al calo demografico che interessa le nostre società.
Una Comunità formata e competente resa competitiva da scuola, formazione professionale ed università, efficace ed inclusiva che metta al centro le esigenze educative e di preparazione delle giovani generazioni. La formazione trentina, anche a partire dalle proprie specificità e competenze autonomistiche, deve far leva sul protagonismo degli studenti e su didattiche di tipo attivo, critico e “generativo”. Tra i piani di studio provinciali, basati sulla cura delle competenze e l’amore per la conoscenza, devono trovare spazio adeguato il plurilinguismo (con la conoscenza del tedesco inteso come “lingua regionale” e, poi, l’inglese) e l’approfondimento della peculiare storia locale, trentino-tirolese, di questa terra di confine. Va riconosciuto in maniera adeguata, da un punto vista sociale ed economico, il ruolo prezioso degli insegnanti e dei diversi operatori di questo settore fondamentale della nostra comunità.
Una comunità che consideri la cultura come uno dei pilastri fondamentali del proprio sviluppo, promuovendo iniziative che spaziano dalle arti visive alla letteratura, dalla musica al teatro, dall’architettura al cinema. La cultura deve essere accessibile a tutti, attraverso biblioteche, musei, teatri e spazi culturali diffusi su tutto il territorio, con particolare attenzione alle aree periferiche e montane. L’investimento in cultura è visto non solo come un arricchimento personale e collettivo, ma anche come un motore di sviluppo economico e turistico, capace di attirare visitatori e studiosi da tutto il mondo. La valorizzazione del patrimonio culturale locale, in sinergia con le nuove forme di espressione artistica, è essenziale per mantenere viva la tradizione e allo stesso tempo stimolare l’innovazione e la creatività delle nuove generazioni
COSA NON VOGLIAMO
Una società dove prevalga il populismo le strumentalizzazioni ideologiche, le logiche autoritarie e plebiscitarie, la politica basata sull’odio e risentimento ed intesa come scontro Amico nemico, l’uso perverso dei social network, le fake new.
Un Trentino governato da forze centralista e nazionaliste, intolleranti e xenofobe, attente per lo più a garantirsi un consenso immediato da parte degli elettori, incapace a perseguire politiche ambiziose di sviluppo della nostra autonomia, poco sensibili sul piano delle emergenze ambientali e dalla costruzione di un euroregione a cavallo del Brennero che sia ad esempio per il processo di costruzione dell’unità europea.
Un mondo dove ci sia il trionfo della guerra e delle aggressioni Armate. Un mondo che rischia di arrivare ad una terza guerra mondiale, con l’attacco della Russia di Putin all’Ucraina, il conflitto in Palestina, gli altri teatri di violenza e di prevaricazione su scala globale.