E li sentiremo tutti. Sono gli effetti della mancata riduzione delle accise sul carburante decisa dal governo nella manovra di fine anno. Il CODACONS fa una previsione di un paio di pieni al mese come media di consumo familiare. La notizia ripresa da diversi media nazionali, ipotizza dunque un valore di esborso complessivo di circa 220 €. Coi poveri gestori delle pompe costretti a fare da esattori e sentirsele di tutti i colori dai cittadini arrabbiati senza avere ne colpa né utile.
La misura è a pioggia e colpirà tutti. Da chi gira in Ferrari a chi con un mezzo di fortuna.
Beffarda è la norma che trova ampio sarcasmo sul web, che non dimentica e non perdona. E nella realtà i populisti non hanno mai scampo.
Nel primo caso girano un sacco di clip video di quando la Meloni era all’opposizione e protestava contro le accise e vi potete divertire a vedere cosa diceva solo poco tempo fa per farsi votare guardando il video qui sotto.
Nel secondo caso la beffa vien da un Governo tutto di destra, qui e a Roma. Infatti, in Trentino, colpisce con una marcia in più. La mano provinciale ha recentemente distribuito a pioggia 180€ a tutti (o quasi) come misura anticrisi. Ecco, non saranno nemmeno sufficienti a pareggiare quelli che invece la mano nazionale metterà nelle nostre tasche. Una specie di partita di giro.
Al Governo provinciale mandiamo subito un suggerimento.
L’aumento delle accise rimpinguerà le casse nazionali. Col giro dei nove decimi dovuti all’autonomia ciò che dalle accise tornerà in più al Trentino, si impegni fin da subito per delle azioni sociali di respiro locale.
Sarebbe una bella dimostrazione del saper fare il buon uso dell’autonomia, molto più di valore che il ricordare a tutti delle tessere di partito dei nonni.
Nelle prossime ore depositeremo un ordine del giorno che impegni la giunta a tal proposito.
Nella foto di copertina, un ricordo di fine anno. Bei tempi.