Come in un film dai toni epici assistiamo in questi mesi al crescente dissesto degli equilibri dentro alla destra trentina. Adesso la vicenda comincia a farsi davvero intricata oltre che curiosa. Vincerà Gerosa, Fugatti, o nessuno dei due?
A questo duello è costretto ad assistere il gruppo dei vecchi autonomisti identitari, inermi, fermi alla finestra a guardare. O meglio a garantire ai pochi tesserati ancora rimasti, scenari poco realistici che prevedono di evitare l’inevitabile: il tossico abbraccio degli eredi di Almirante.
Nel frattempo, dalla sala di controllo romano continuano ad arrivare segnali piuttosto interessanti. Valgono molto soprattutto per chi per anni è stato bollato dalla stampa locale come compagine litigiosa (il vecchio caro centrosinistra autonomista).
Oggi ad incarnare quel ruolo è invece la destra trentina. Tra continue schermaglie e sintomi di disaccordo, non sarà ai più sfuggito, ad esempio lo spinto presenzialismo della Gerosa al festival di politici dentro al festival dell’economia.
Nel frattempo, le sensazioni di un brutto epilogo (per la lega) ci sono tutte. I segnali fanno ampiamente pensare ciò che tutti stanno attendendo. Soltanto un’onorevole via d’uscita per il primariato trentino della lega sui fratelli nazionali.
Intanto, dentro alla nuova Alleanza Democratica Autonomista è invece scoppiata la pace. In queste ore, ad esempio, stiamo completando programmi e assetto organizzativo.
I prossimi due scenari.
Un modello “Verona” consegnando a Valduga la vittoria a tavolino e con cinque mesi di anticipo.
Oppure, qualora il litigioso quadro dovesse ricomporsi, l’Alleanza Democratica Autonomista potrà contare comunque su due gravi debolezze dei suoi avversari. Il cambio di presidente in corso di riconferma certificherebbe l’incapacità della destra di essere riuscita a portare a termine il proprio compito. Inoltre, verrebbe a mancare anche quel minimo di soccorso da parte del PATT.
Fiaccato da mesi di tira e molla politico, ingannato per anni al motto di “mai con Fratelli d’Italia!”; finirebbe per rimediare una bruttissima ustione. Tra le peggiori che un vero autonomista possa sopportare: quella da fiamma tricolore.
PS: Intanto, sembrerebbe che la figura del Presidente della Provincia sia stata bersaglio di un atroce atto intimidatorio. CasaAutonomia.eu si unisce al coro delle persone scandalizzate e solidali.