Riuscirà la politica degli slogan a risolvere questo difficile rebus?
Che la Famiglia Lunelli sia dotata di un buon fiuto per gli affari è fatto notorio. Ne è riconoscibile la capacità di perseguire aspetti legati alla qualità del prodotto, collegata ad un’intensa attività di marketing e promozione. Basti pensare al valore che ha avuto in questi anni l’aver accompagnato sul podio i campioni di Formula1 con le sue famose bottiglie.
Tra i produttori del Trentodoc, poi, l’effetto traino si sente tutto. E fin qui penso siamo tutti d’accordo.
Per questo colpisce l’aspetto di una delle loro confezioni, frutto certo di un’arguta strategia di marketing che ritrae l’immagine di un’orso sulle confezioni delle loro preziose produzioni. Certo la foto è artificiosa, visto che plantigrado e inverno non vanno tanto d’accordo. È o non è animale emblema per il letargo?
Ma l’artificio forse ben peggiore è quello che lega l’orso all’immagine della nostra Provincia.
Da un lato una delle migliori Aziende del Trentino si sforza di valorizzare la parte buona di questo accostamento. Come poteva essere, non è stato, e difficilmente mai sarà. Perché dall’altra, la politica passa poi a mandare tutto in corto circuito.
Fugatti ha vinto le elezioni al grido in TV “ammazziamoli tutti”! Uno slogan (che potete scommetterci rimarrà per sempre tale) tanto piaciuto ai trentini quanto ritenuto deplorevole nel resto d’Italia. Sembra incredibile che sulla presenza dell’orso in Trentino, dopo un quarto di secolo dalla sua reintroduzione, ci sia ancora tanto da scrivere. Soprattutto per quanto riguarda la sicurezza nella convivenza con le persone.
Ma lo stridore dell’accostamento qui sopra la dice lunga sullo scarso impegno della politica a voler trovare soluzioni che vadano al di là di dare colpe a Roma e Tar. Nel buon nome del Trentino e nel rispetto della sua immagine turistica fuori dai confini.
Da una parte l’impresa ha provato a ricostruirla, dall’altra la politica ha fatto di tutto per disfarla.
Ora, orso e turismo sono due competenze assessorili che sono nelle mani della stessa persona come fu per il sottoscritto qualche anno fa.Saremo in tanti, ad osservare con curiosità come andrà a finire. Intanto, almeno su uno dei vari aspetti, dalla Famiglia Lunelli un suggerimento è arrivato.