Avanti è libero nella più alta istituzione regionale. E se i posti sono più dei pretendenti non c’è problema, ne inventeremo di nuovi.
A dirlo la stessa maggioranza che si fa sostenere da falangi estreme che quell’istituzione vorrebbero abolirla. Un governo regionale che imita lo scandalso passo della Provincia di Bolzano dove, non riuscendo ad accontentare tutti i pretendenti, si è aumentato il numero degli assessori.
Ora quel triste esempio potrebbe diventare metodo anche per la Regione. Pare che la parte di maggioranza trentina sia particolarmente afflitta da delusi e insoddisfatti del proprio risultato elettorale. E come si fa a negar loro il contentino di una piccola poltrona in giunta regionale? Così essendo limitato il numero di posti anziché far ragionare i delusi si creeranno ulteriori dicasteri dotati di indennità aggiuntive anche per loro. Nell’incomprensibile silenzio della collettività.
Ma in fondo è così, che ormai non si scandalizza più nessuno. La maggioranza gongola del suo risultato elettorale e a denunciare a a protestare siamo rimasti in pochi.
Teniamoci tutto allora. Dai grandi carnivori pericolosi, agli stipendi più bassi d’Italia, agli appartamenti sfitti e le persone meno abbienti per strada.
Forse è questo il nuovo Trentino, quello che se ne frega di chi sale al potere, quello che “però dai, alla nostra sagra sono sempre venuti”
Evidentemente va bene rivedere ancora e ancora un’altra volta il solito classicone natalizio di “Una poltrona per due”