Negli scorsi 5 anni un’intensa attività di “intelligence” e frequentazione del territorio hanno stimolato l’assessorato al turismo a portare avanti delle riforme importanti. Tra tutte sicuramente quella portata avanti con una norma che ha avuto il merito di ridefinire almeno tre importanti punti: la centralità del settore turistico rispetto all’economia trentina, l’introduzione della messa a disposizione dei territori dell’intero raccolto della tassa di soggiorno ritornato agli stessi (ed implementato fino ad oggi del 40 % circa) ed infine l’introduzione della guest card come elemento di sistema. Il termine del mandato politico mi ha impedito di proporre una riforma del sistema della promozione ma non di aver portato a termine l’ascolto, attraverso numerosissimi incontri, del nostro tessuto sociale ed economico. Tale operazione, lunga 5 anni ha fatto maturare in me delle convinzioni che ho voluto estrapolare in un disegno di legge volutamente di livello alto e complessivo che lascia al giusto ruolo della giunta il compito di definizione dei dettagli attraverso regolamenti e delibere attuative.
Questo disegno di legge si prefigge il compito di riformare il sistema della promozione turistica locale avvicinando i territori alla possibilità di valorizzare ancor più il proprio prodotto turistico inteso come insieme di trattative, strutture e servizi di una determinata destinazione turistica a servizio dei propri ospiti.
Il percorso proposto è quello che prevede l’individuazione di un numero di enti locali di promozione turistica in funzione di un attento rispetto dell’autonomia delle aree interessate e dell’omogeneità di prodotto turistico ad esse correlate.
Le modalità di esercizio di questa riforma dovrebbero partire con una logica “bottom-up”, sentito innanzitutto il parere degli enti locali, seguendo un percorso partecipato, stabilito da apposito regolamento di giunta provinciale e gestito e seguito dal competente assessorato. Questo processo dovrà risultare ampio e rispettoso dei tempi di ciascun soggetto interessato al fine di definire la riparametrazione dei confini, le modalità di individuazione del relativo riparto finanziario e l’organizzazione amministrativa dei nuovi soggetti.
In tal modo si prevede di riuscire ad essere ancora più incisivi nell’elaborazione di prodotti, di attività specifiche ma sopratutto d’informazione da offrire ai nostri clienti.
Per implementare l’economia di esercizio relativa alla comunicazione e a proposte organiche di esercizio – quali ad esempio funzione centralizzata acquisti o attività di indirizzo e formazione – si prevede di individuare organismi intermedi che tra il sistema di promozione locale e la Trentino Marketing abbiano la possibilità di effettuare azione di coordinamento e proposta.
La caratteristica pensata per connotare questi tavoli contemplerebbe l’analogia di prodotto e dunque risultebbero individuate almeno quattro unità d’esercizio.
– Economia e business: commercializzazione e attività di assistenza e indirizzo anche delle piccole e medie imprese;
– Neve ed inverno per lo sci ma non solo;
– Terra e belle stagioni per un territorio vissuto a piedi ed in bici;
– Cultura ed agroalimentare per un cibo che non nutre solo la mente.
Il disegno di legge prevede dunque di interessare l’intero territorio provinciale e le attuali APT e Consorzi Pro loco potranno omologare la propria ragione sociale con enormi vantaggi in termini di correttezza di apporti finanziari, semplificazione burocratica e rendicontazione amministrativa.