La foto di un governo che si vaccina per dare il buon esempio va benissimo. Il problema emerge quando il vaccino non è disponibile. Significa che chi amministra non è serio, non ha competenza o si cura dell’apparenza e non della sostanza.
Ma prima di provare a capire cos’è andato storto in Trentino (tanto per cambiare) trovo utile fare insieme a voi questa piccola riflessione.
Il mondo sta aspettando con trepidazione l’arrivo del vaccino anti-Covid. Intanto, per limitare il contagio, abbiamo a disposizione numerosi strumenti.
Ci aiuteranno a trascinare la nostra società verso la salvezza. Fondamentali soprattutto perché oggi, nel pieno della seconda ondata, non possiamo permetterci nuovo lockdown. Ho come la sensazione che il mondo occidentale abbia finito i fondi per resistere. Con l’Europa al massimo della sua capacità di indebitamento e l’Italia sia allo stremo, come se la potrà cavare la Provincia di Trento?
Abbiamo dei segnali di ottimismo. Inducono a questo, tamponi eseguiti a tappeto, un nuovo, diverso approccio terapeutico e una apparente minor aggressività del virus.
Ciascuno di noi poi, di fronte a questa tragedia planetaria, non è inerme. Abbiamo delle responsabilità personali e possiamo utilizzarle come stimolo. Di qui, l’unione delle singole azioni, aiuterà l’intera società. Mi riferisco al corretto utilizzo di mascherine, disinfettante e distanziamento. Insieme ai comportamenti corretti e al rispetto del prossimo, fanno miracoli. A questo purtroppo si devono aggiungere parecchie rinunce. Sport, divertimento, libertà di movimento e pazienza, soprattutto tanta pazienza.
Intanto, la comunità scientifica non sta certo con le mani in mano. Il web è ricco di informazioni più che incoraggianti. Ci viene raccontato di 51 presidi vaccinali attualmente in dirittura d’arrivo. Tra i più interessanti i progetti di Pfizer, Astrazeneca e Moderna. Qui i link sulle ultime news:
Nel frattempo l’opzione vaccino anti-influenzale per i virus stagionali ordinari, sarebbe stata un plus che avrebbe aiutato molto. Utilizzo il condizionale perché nonostante i roboanti annunci della Giunta con tanto di foto e comunicato stampa, siamo in alto mare. Mancano le dosi riservate perfino alle categorie a rischio.
E mentre l’Emilia Romagna ne annuncia disponibili di ulteriori rispetto alle dosi a queste riservate, qui niente da fare. Manca per le persone che ci credono, (pur non categoria a rischio come il sottoscritto), ma a quanto pare, scarseggia anche per chi ne ha davvero bisogno.
Perchè, prima di farsi fotografare non si è pensato ad approvvigionarsi dei presìdi necessari?