Per ovviare alle criticità che ha già manifestato la nuova composizione del Consiglio di Amministrazione, la giunta produrrà delle cicatrici nel mondo agricolo che difficilmente si riassorbiranno col tempo.
Non è nemmeno la prima volta che l’esecutivo provinciale inciampa in qualche provvedimento in campo agricolo afflitto da approccio ideologico anziché pratico-amministrativo.
Alcuni elementi di criticità, tanto attesi quanto sottovalutati
Ad esempio, nonostante le numerose richieste di utenti e nostri relativi atti politici, assistiamo ad un sostanziale nulla di fatto per nuovi bandi PSR. I più attesi, quelli delle Misure 411-Investimenti e 611-Premio giovani. Mancano all’appello anche gli interventi per sostenere il sistema irriguo provinciale. Per non parlare delle bonifiche. Un solo ettaro di bosco non è stato recuperato dopo il disastro di Vaia con il sostegno della PAT che anzi, in pompa magna, annuncia importanti – per quanto lodevoli – ampissimi interventi di riforestazione.
La cifra che contraddistingue gli interventi della giunta provinciale sul mondo agricolo appare sempre più spesso quella di interventi a gamba tesa.
Più volte da noi interrogata, ha evidenziato la necessità di introdurre elementi di novità rispetto al passato. L’evoluzione, atto sempre interessante, è tuttavia auspicabile quando non è preclusiva allo sviluppo. Ed è proprio il caso delle misure sopracitate. Bloccate perchè, pare in procinto di subire modifiche nella loro modalità di attuazione.
Soluzioni semplicistiche per equilibri delicati
A destar preoccupazione non ha fatto eccezione nemmeno la Riforma imposta a di colpi di maggioranza della quale la lega dovrà assumersi l’intera, triste responsabilità. Parliamo della modifica di composizione del Consiglio di amministrazione di FEM.
Per descrivere questo pateracchio amministrativo dobbiamo ricorrere alla metafora di una casa costruita partendo dal tetto tralasciando le fondamenta. Nella metafora, la base è il mondo agricolo. Con tutta evidenza, non si è sentito sufficientemente coinvolto o non ha potuto acquisire la completa consapevolezza di quale fosse il disegno finale dei proponenti.
Si è pensato a un consiglio di amministrazione formato da figure manageriali, incardinato su squisite professionalità. Peccato non di prima linea, strettamente a contatto con la Terra e i Contadini.
Le figure fin qui nominate si occupano di formazione, trasformazione o altri preziosissimi settori che potevano venire presidiati anche in altra maniera.
Per questo abbiamo voluto interrogare la giunta provinciale
Vogliamo sapere come intenda individuare le più ampie forme di coinvolgimento del mondo agricolo attraverso le loro rappresentanze sindacali e di settore.
Ma preoccupati, ci aspettiamo una risposta dello stesso tenore del provvedimento: semplicistica e per nulla soddisfacente
Firmato: Michele Dallapiccola, Paola Demagri, Ugo Rossi