Lo dico perché magari conoscete qualche amministrazione pubblica che è interessata all’acquisto.
In Valle dei Laghi, sono sicuro che sarebbero in molti ad esser contenti. Da anni c’è chi coltiva il sogno di vedere a disposizione della collettività un patrimonio meraviglioso come questo. Tra l’altro so che qualche anno fa era pure in vendita. Neanche a tanto: tre, quattro milioni di euro, o giù di li. Non so se ancora oggi.
Certo in un sito così simbolico si sarebbero potute organizzare delle visite guidate, delle cene a tema e molte attività culturali. Iniziative che tenute lì dentro avrebbero avuto ancor più valore, ora che turisticamente, la Valle dei Laghi si è collegata al Garda trentino.
Un bel castello in più, nella promozione delle attività storico culturali della Busa non ci starebbe niente male, non trovate?
Capisco le preoccupazioni di qualcuno, eh! Cioè – starete già dicendo – con tutti i problemi economici del momento, proprio in un castello, una pubblica amministrazione dovrebbe spendere qualche milione di euro? Teoricamente potreste avere ragione.
Una scelta analoga l’affrontò anche la Provincia qualche anno fa. Dopo attenta riflessione, tirata per la giacca, su un’analoga meravigliosa opportunità, decise di operare diversamente. Non comprò ma aiutò la comunità perginese a diventare proprietaria del proprio maniero. Operò finanziando l’attività economica di gestione. In questo modo la proprietà sarebbe rimasta locale. La Provincia anziché fare shopping immobiliare spinse affinché partisse un’attività economica.
Certo, se ora la Provincia comprasse Castel Madruzzo o Pergine, chissà quanti altri castelli privati ancora sarebbero in vendita. E si produrrebbe molta ingiustizia. Perché Madruzzo si ad esempio e Pergine no?
E poi ci sono i problemi sanitari.
Perchè se proprio volesse dedicarsi al settore immobiliare, la pubblica amministrazione di turno, forse – dico sommessamente forse – non farebbe meglio a dedicarsi prioritariamente alle strutture sanitarie da completare? Senza contare che mancano pure i medici. Realizzando nuove Case della Salute, lì si potrebbero incontrare le professionalità. Lì, metterebbero in comune le scarse disponibilità attualmente presenti sul territorio.
A questo punto mi è venuta in mente un’idea. Leggo sui giornali di effervescenti disponibilità d’impresa private presenti sul nostro territorio, attive in maniera molto vivace. Qualora confermate, queste potrebbero essere ottime notizie.
Si potrebbe pensare di offrire in permuta l’Ospedale di Cavalese magari attraverso una tripla “finanza di progetto”. La Provincia si troverebbe con un ulteriore castello da una parte, un bell’ospedale nuovo dall’altra con in mezzo una lodevole iniziativa immobiliare privata a finanziare tutto questo “giro d’aria” di immobili.
Forse però sogno troppo. Corro troppo veloce con la fantasia e la Valle dei Laghi è meglio che certe idee se le faccia passare.