Le interviste al Presidente della Giunta provinciale vanno sempre lette con attenzione e curiosità. Anche se sempre di più, stanno diventando argomento da addetti ai lavori.
Ebbene, anche ieri, un quotidiano locale riportava le opinioni del capo dell’esecutivo provinciale. Impegnato innanzitutto in una sorta di strenua autodifesa dello strampalato progetto Valdastico a Rovereto.
Effettivamente dove la vogliono i salvinisti in Trentino, pare che la Valdastico non la voglia nessun’altro. L’unica ipotesi che può rendere accettabile quest’opera è che sia funzionale alla soluzione dei problemi di traffico della Valsugana, cosa che la proposta leghista non fa. Non spiega nemmeno la differenza costi/benefici tra le due ipotesi per ora sul tavolo.
La sua e quella sulla carta. La concessione della Serenissima è stata prorogata sulla base dell’impegno di prolungare l’A31 fino a Trento Sud.
L’intervista procede incalzando il premier. Messo alle corde contrattacca! Secondo la massima carica politica leghista locale, il Trentino pagherà uno scotto a causa di un PIL inferiore del 10% rispetto all’Alto Adige. Cercando in questo fatto economico la ragione dei vari disagi di livello locale. A parte il fatto che è difficile capire il nesso tra le due questioni, in uno scritto di qualche tempo fa ne abbiamo spiegato bene le ragioni.
In realtà, i trentini possono dormire sonni tranquilli. Le due economie sono paragonabili solo in parte. Così come le due amministrazioni. Del resto, le cose andrebbero davvero male se le spese fossero le stesse. Invece durante lo scorso triennio la precedente giunta ha fortemente ridotto l’indebitamento provinciale. Da 1,9 miliardi di Euro a 1,2 miliardi di Euro circa. Questo fatto oggi permette ai leghisti di contrarre nuovo debito. Sono i 300 milioni di Euro dei quali parla la maggioranza in questi giorni. Ma questo nell’intervista, la Giunta si guarda bene dal dirlo, come si guarda bene dal ricordare quanti soldi siano arrivati dallo Stato. O quanto pochi fondi provinciali abbiano voluto stanziare a ristoro di questa crisi.
O come mai sul loro fondo di riserva giacciano inutilizzati quasi 200 milioni di euro?
Se Fugatti volesse davvero permettere al Trenino di recuperare il gap con l’Alto Adige dovrebbe cominciare innanzitutto a fare gli stessi investimenti che fa Kompatscher per i suoi concittadini.
E se le risorse vengono dalle tasse che pagano le imprese, metterle nelle stesse condizioni di lavoro dei nostri cugini a nord.
Qualche consiglio?
A che cosa pensava servisse quel piano trilinguismo che la lega appena insediata al governo ha cancellato? Se L’Alto Adige è partito prima di noi o vive un più florido commercio con Austria e Germania è perché le persone parlano tedesco e pure inglese. Meglio di noi e da sempre.