Anche al più disattento lettore di cronaca politica locale, non son certo sfuggite recenti e continue scaramucce – fortunatamente soltanto giornalistiche – tra Patt ed Mca.eu. Pur consapevoli che queste possano aver tediato più di un appassionato alla politica, vorremmo loro offrire un’ultima breve riflessione. Per rimarcare che a noi di MCA.eu, del PATT, piacerebbe smettere di parlarne.
Non avvertiamo nessun spirito di competizione principalmente perché non siamo una copia (magari brutta come vorrebbero dipingerci) dello storico partito. Non siamo nemmeno un manipolo di resilienti, né un concorrente politico. Siamo innanzitutto un Movimento, una Lista Civica formata da un gruppo di persone dotate di coscienza politica convinta che non può esistere autonomia a fianco di statalismo e populismo.
Infatti, il nostro Movimento vede nella solidarietà, nell’attenzione al territorio ma soprattutto nei ragionamenti liberi da vincoli di potere – anche romano – i veri elementi distintivi dagli “altri” autonomisti. Quelli che ora, su nomina (anche senza il giudizio del voto popolare) di Fugatti, siedono in Giunta provinciale a braccetto di Lega e FdI. E anche questa è una condizione che produce una non piccola differenza tra noi. Quanto è difficile criticare e condizionare un governatore che ti ha nominato?
Pur conscio di sedere in minoranza invece, il nostro Movimento sente e valorizza la possibilità di proporre, criticare ed esprimere giudizi sull’operato del governo provinciale. Un esempio? In Consiglio Provinciale si discuteva sulla Valdastico e la nostra Consigliera eletta si batteva attraverso uno strenuo ostruzionismo per salvare i territori da questa devastante opera. Intanto l’assessore-segretario delle stelle alpine si assentava dall’Aula come fanno gli studenti impreparati alle interrogazioni al liceo. Insomma anziché discutere su un suo storico cavallo di battaglia politico pensava bene di trascorrere qualche bella giornata in… “marina”
Ancora: nei due schieramenti c’è un differente rispetto dei ruoli. In MCA.eu Segretario e Presidente occupano e si esprimono con rispetto e chiarezza di compiti. Nel PATT invece, nonostante ci siano degli organi esecutivi regolarmente eletti, le trattative politiche e i rapporti con le altre forze li continua a gestire il presidente onorario.
Per quanto riguarda le differenze di consenso alle elezioni provinciali va considerato che il loro risicato 8% dell’ottobre ‘23 derivò dalla fusione con altre due forze politiche. Gestite oltretutto, da una parte da un ex espulso dal partito e dall’altra da un ex amministratore che ai tempi del proprio splendore operativo definiva il patt come sottoscala della giunta.
Così, la fusione di pezzi di corpi politici alla quale potrebbe presto aggiungersi anche il movimento destroide di Gottardi sta diventando un’operazione che trova metafora soltanto nella letteratura gotica. Una fusione di pezzi di partiti come quella narrata, del professor Frankenstein: brani di corpi umani saldati dalla forza di un fulmine. Colpiti, gli danno vita e da quel momento il claudicante omone del racconto vaga nella notte, incompreso da una folla che lo insegue. Segna il passo, incede a fatica in questa sua nuova forma. Ondeggia.
Come questo nuovo patt, assente dal dibattito politico locale, su accoglienza, sicurezza di città e paesi, rinnovo concessione A22 o legge elettorale. E come non citare la scarsissima partecipazione al recente suo Congresso. Nulla a che vedere con le grandi riunioni autonomiste del passato. Le 1200 persone presenti al Pala Rotary per Rossi nel 2012 sono un lontano ricordo.
Adesso tra i delusi c’è chi racconta dell’esistenza di una sorta di ala sociale del patt. Un patt di sinistra che in fondo finirebbe per diventare un ulteriore insignificante pezzo di quel Frankenstein politico nel quale si è ridotto il partito. Un Frankenstein che continuerebbe comunque a collaborare anche con lega e fdi. Ma non solo. Pare proprio che questo nuovo soggettone autonomista (?) a Trento finirà per far candidare i tesserati anche nelle schiere di Ianeselli. Vedi mai che vinto a Trento nel ‘28, il bravo Sindaco vinca poi anche in Provincia. Meglio stargli vicino.
Invece, Casa autonomia.eu è una lista civica fatta di persone leali agli stessi valori e alla stessa Coalizione da sempre. Non ha l’ambizione di scrivere il futuro del Trentino permanendo nei secoli della politica. Vorremmo piuttosto di dare una mano adesso ad una compagine di persone positive che in questa contingenza di populismo e statalismo anti autonomista vogliono bene più al Trentino che alle poltrone. Nell’alveo dell’Alleanza Democratica Autonomista proseguirà dunque nella misura in cui ci saranno persone disposte a portare avanti queste idee. Indipendentemente da simbolismi e aspetti legati al nome del contenitore.
Che in altri casi pur di provare a sopravvivere, come Frankenstein, aveva l’aspetto di un uomo ma uomo non era.