La simpatia che ispira questo popolo, la sorpresa dei Mondiali, il tifo marocchino sui nostri media ricordano al Trentino la sua storia e il suo futuro.
Sarà perché nessuno se l’aspettava ma la vera sorpresa dei mondiali 2022 è una squadra che in pochi tenevano in considerazione. Ora la Regina d’Africa è il Marocco. I Leoni dell’Atlante sono la vera sorpresa del torneo in Qatar. Il Marocco è tra le prime quattro del mondo, mentre il mondo si stupisce. Sbagliando: perché il Marocco ha meritato di arrivare fin qua, dimostrando solidità e qualità diffusa. Ma il Marocco non è emergente solo nel calcio. E’ la prima economia del nord Africa. E al netto delle fortissime disuguaglianze economiche interne, è uno Stato che ce la sta mettendo tutta per crescere. Con un PIL fortemente legato a condizioni climatiche che annualmente possono variare anche in maniere drammatica.
E c’è pure una condizione che accomuna quella terra con la nostra. Fummo in tempi e modi diversi terra di emigrazione. Perché qui da noi, prima dell’Autonomia, prima del turismo, prima delle guerre, non c’era nulla. I nostri nonni, i nostri avi, migrarono scapparono via da qui, se ne andarono in cerca di fortuna. E così hanno fatto moltissimi marocchini.
Per questo se vogliamo, da queste comunità possiamo imparare tanto. La tenacia innanzitutto. Possiamo leggere in loro quello stesso spirito che ebbero i nostri avi quando, valigia di cartone alla mano, affrontarono le navi e l’Oltreoceano. E come noi nemmeno loro qui da noi non devono aver trovato vita facile. Cultura ed identità forte che li contraddistingue, fede religiosa, diffidenza dei locali e difficoltà di integrazione sono state il piatto forte di tempi bui. Ma il tempo passa per tutto e tutti ed aiuta a smussare angoli e incomprensioni.
E dallo stereotipo del “vu cumprà”, del porta a porta con le mercerie a basso prezzo, si sono emancipati ed integrati nelle comunità dove hanno cercato fortuna dimostrando fortissimo spirito di adattamento. Oggi sono poco meno di 4000 i cittadini marocchini residenti in Trentino, la terza comunità dopo Romania e Albania.
Comunità straniere che nutrono la demografia del Trentino. Provincia dove siamo sempre più vecchi, con gli over 65 che hanno già quasi doppiato gli under 14.
E il saldo naturale è sotto zero ormai da qualche anno. Son più i decessi che le nascite.
Senza gli stranieri insomma il Trentino sarebbe più vecchio, sempre più disabitato e con una crescente difficoltà demografica e sociale. Non prendere atto di questi dati, con questi numeri, significa negare la realtà. E la politica, non potrà farne a meno di tenerne conto .
Ma intanto, prepariamoci alla semifinale. Forza Marocco!